Amore, Anima, Cambiamento, Coppia, Crescita, Fedeltà, Felicità, Sentimenti

MON COEUR

Quando si parla di capacità di amare e di lasciarsi amare, si parla di un sentimento sano, autentico e libero. L’amore è il più grande esperimento della vita e coloro che vivono senza provarne l’energia non sanno cosa significhi vivere appieno.

Spesso pensiamo all’amore come a qualcosa che non si apprende, come se si trattasse di un sentimento che dorme dentro di noi e che si sveglierà quando le circostanze della vita saranno propizie. Questo atteggiamento ci porta a viverlo in modo molto limitato e a non capire che, per dedicarsi all’amore, è fondamentale crescere con esso, continuamente.
Per questo motivo, poche persone hanno conosciuto veramente l’amore, perché quello autentico è un sentimento completamente diverso dall’amore comune. Esso non pretende, ma sta nella gioia di dare, rafforzando e nutrendo la nostra anima. L’amore sincero è premuroso, non ha preoccupazioni e fluisce in abbondanza. Quando amiamo veramente, possediamo così tanta vita da volerla condividere.

Secondo Lewis, questo si chiama l’amore-dono , un sentimento che l’uomo maturo ha quando comincia ad amare, a condividere e a donare sempre di più, piuttosto che averne bisogno.

Ma solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura può avere. Essa non si aspetta che tu le sia riconoscente, viceversa ringrazia te per avere accettato il suo amore. E quando due persone mature sono innamorate, sono insieme a tal punto da essere quasi una persona sola, dove la loro unità non distrugge la loro individualità ma l’aumenta, la rafforza e l’arricchisce.

L’amore diventa così uno stato dell’essere, non una relazione.

Amare veramente significa anche ricercare una dimensione spirituale, una vita interiore da condividere, ricca di simboli e rituali, di progetti comuni e scopi che ci permettono di connetterci al partner e ci fanno capire cosa significhi far parte della famiglia che siamo diventati. In questo modo si crea una sorta di microcosmo, dove si rispettano i sogni dell’altro, pur avendo visioni divergenti, dove non è necessario fare lunghi discorsi, perché ciò che pensiamo e sentiamo si dichiara da solo, dove la vita insieme si trasforma in una danza allo stato puro, di condivisione di significati e di obiettivi, e dove tutto risulta ricco, profondo, appagante e, in un certo senso, anche facile.

Quadro raffigurato: Il convegno di Ambrogio Antonio Alciati, 1918