Anima, Cambiamento, Consapevolezza, Crescita, Felicità, Sentimenti

LA SAGGEZZA È DENTRO DI NOI

Una delle sfide più grandi che dobbiamo affrontare durante la nostra vita è capire chi siamo e qual è il funzionamento della nostra mente.

Spesso, infatti, siamo gli ultimi a sapere cosa ci succede dentro e la comprensione di noi stessi è resa ancora più ardua dal fatto che è proprio la via che conduce all’introspezione ad essere intricata.

Non è un caso se Socrate, da par suo, condensò l’intera saggezza filosofica in un precetto apparentemente semplice, iscritto sul frontone del tempio di Apollo a Delfi: “conosci te stesso“, ossia riconosci in primo luogo quello che sei, e cioè un uomo, per cui un abisso ti separa dal divino.

Secondo Socrate, infatti, la realizzazione personale non poteva prescindere dal conoscere sé stessi in un cammino libero e autonomo. Per il Filosofo, l’uomo era la sua anima e conoscere sé stessi voleva dire anche conoscere i propri limiti. L’uomo, in effetti, ha sicuramente tante aspirazioni e tante qualità, ma possiede anche un’ombra che tende ad offuscare la libera espressione di sé stesso.

Dalla formula socratica “l’uomo è la sua anima”, derivano tre imperativi fondamentali, che a loro volta confluiscono nel più ampio concetto di educazione alla base della pedagogia moderna: conoscere sé stessi, scoprire sé stessi, essere sé stessi.

Per essere felici, dobbiamo cioè accettare le nostre imperfezioni e ricercare continuamente la vita autentica.

Ovviamente, questo percorso risulta difficile e a volte doloroso, ma è necessario se vogliamo essere felici, perché i sentimenti e i desideri che non abbiamo analizzato persistono e disperdono la loro energia nel corso della nostra vita.

Spesso siamo nervosi o tristi, ci sentiamo in colpa oppure infuriati senza sapere bene quali siano le origini del nostro dissidio interiore.

Mandiamo all’aria una relazione che avrebbe potuto funzionare spinti da un impulso che non riusciamo a spiegare o la viviamo conformandoci alle aspettative del nostro partner, annullando noi stessi. Non riusciamo a comprendere le nostre qualità personali e professionali e disconosciamo i nostri sentimenti. Ci lasciamo sopraffare dallo stress, sviluppiamo tic dannosi, coviamo ossessioni e ci abbandoniamo a una tristezza impercettibile.

A rovinarci la vita sono quindi le emozioni che, quando necessario, non riusciamo né a comprendere né ad affrontare. E questo ci porta a non sentirci liberi e a non seguire la strada suggerita dalla nostra stessa essenza.

Per curare la nostra anima dobbiamo, invece, scoprire la verità dentro di noi e per fare questo, dobbiamo arrivare al nostro punto limite, superando la paura e l’incertezza di sapere chi si è veramente.

Infatti, più ci analizziamo e più riconosciamo la quantità di scherzi che la mente ci gioca e, con essi, la portata dei nostri continui fraintendimenti e delle reazioni emotive che essi comportano.

La consapevolezza che la nostra mente mente e, a volte, nega, omette, dimentica o si tormenta è il primo passo verso una maturità interiore. E questo percorso di autocoscienza ci farà inevitabilmente comprendere quanto inadeguata sia stata la conoscenza, fino a quel momento, del nostro vero io, perché molti san tutto e di sé stessi nulla.

Quadro raffigurato: particolare di Socrate, le sue due mogli e Alcibiade di Reyer van Blommendael, 1670