Molti mi hanno scritto chiedendomi di ripubblicare alcuni esercizi di arteterapia che erano presenti nel vecchio sito. Ho pensato allora di iniziare da uno dei più semplici, ma anche dei più profondi e trasformativi: il body tracing. Un esercizio che faccio regolarmente con i miei figli e che ogni volta porta in superficie piccole verità inaspettate. Isabella per ora è esonerata — la maturità le reclama ogni cellula — ma sa bene che questo esercizio l’aspetta, puntuale, appena si allenterà la tensione. È un appuntamento con sé stessi che non si può rimandare troppo a lungo.
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NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Domani Isabella affronta l’esame di maturità. È un momento importante, lo sappiamo. Un confine simbolico, un prima e un dopo, un punto fermo che tutti ricordano. Ma per noi — per chi l’ha vista crescere ogni giorno — la vera maturità è iniziata molto prima.
A ISABELLA: NON FARTI CORROMPERE DA CHI TI TOGLIE, RIMANI ACCANTO A CHI TI DÀ

Cara Isabella,
so quanto ami danzare. Ti guardo muoverti leggera, con quel fuoco negli occhi e la dedizione che solo chi ama profondamente ciò che fa riesce a portare in sala ogni giorno. È un mondo meraviglioso quello della danza, ma anche duro, competitivo, a volte spietato. E oggi voglio parlarti proprio di questo: della rivalità, soprattutto quella che può nascere tra donne.
VOLATE FIGLI MIEI!

Questa mattina ho ricevuto una telefonata davvero dolce da mia cugina. Mi ha chiesto qualche consiglio per affrontare una situazione che sta preoccupando un po’ lei e suo marito: la loro bambina si agita molto quando perde il controllo di qualcosa o non riesce a superare un ostacolo. Mi ha chiesto come aiutarla a gestire queste frustrazioni e le ho promesso di scriverle due righe con qualche spunto utile, tratto dal mio percorso come parent coach. E così eccomi qui, pronta a condividere con voi ciò che credo possa fare davvero la differenza quando si tratta di alimentare la percezione del proprio valore nei bambini.
UN’EMOZIONE È PER SEMPRE

Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana, ma forse pochi sanno quanto siano determinanti anche per l’apprendimento e la memorizzazione delle informazioni. Recenti studi delle neuroscienze hanno infatti dimostrato che l’amigdala, una piccola struttura del cervello, funziona come un “filtro emotivo” che attribuisce valore alle esperienze e ne influenza la memorizzazione. Quando una lezione o un’attività educativa suscita emozioni intense – come curiosità, entusiasmo, gioia o persino una leggera tensione positiva – l’amigdala si attiva, consolidando i ricordi e rendendo l’apprendimento più efficace e duraturo.