In questi giorni le cronache sono dominate dalle notizie riguardanti la riapertura di uno dei casi giudiziari più controversi degli ultimi decenni: l’omicidio di Chiara Poggi, a Garlasco. Dopo quasi 18 anni trascorsi fra assoluzioni, condanne definitive e archiviazioni, la Procura ha riaperto le indagini, valorizzando una traccia di DNA rilevata sotto le unghie della vittima. Il nuovo personaggio al centro della scena è Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, già coinvolto in passato nelle indagini ma, sino ad ora, ritenuto estraneo ai fatti. Oggi, la sua posizione sembra cambiata.
Category: Perdono
AGGIORNAMENTI SULL’ODIO

L’odio è un’emozione intensa e profonda, in grado di influenzare negativamente il nostro equilibrio mentale, fisico e spirituale. Se lasciato crescere, può trasformarsi in un peso soffocante, limitando la nostra capacità di vivere in armonia e serenità. Che si tratti di rancore verso noi stessi, rabbia verso gli altri o risentimento per eventi passati, l’odio può innescare una spirale difficile da interrompere.
IL CANE È UN GENTILUOMO

Quando guardo Ginger, la mia Golden Retriever di 15 anni, penso che sia un miracolo che ancora resiste. È stata una figlia e, ora che è anziana, è diventata un’amica. Anche se non ho sempre meritato il suo affetto, perché l’ho trascurata per i bambini, lei non mi ha mai tradito e mai lo farà.
SACRO CUORE

Nella società odierna, spesso si tende a confondere la bontà con la debolezza, attribuendo a chi sceglie di essere gentile e altruista un’immagine di fragilità o sottomissione. Questo pregiudizio, tuttavia, è lontano dalla realtà. Essere buoni non significa essere fragili; al contrario, richiede una forza interiore straordinaria, perché implica la capacità di mantenere la propria umanità anche quando si è circondati da cinismo e crudeltà.
CUM-PREHENDO: AFFERRO INSIEME COSE CHE STANNO DINNANZI A ME

Cosa vuol dire vivere?
Il verbo vivere significa innanzitutto essere in vita, ma assume un senso pieno e profondo quando si distingue da sopravvivere, che, in realtà, sarebbe più corretto definire sotto-vivere, vale a dire rimanere in vita privati della gioia di vedere soddisfatti i propri bisogni e le proprie aspirazioni.