Il cambiamento è un parto. Non si ragiona, si spinge. Ce lo raccontano sempre in modo pulito, lineare, quasi estetico: il cambiamento come evoluzione, come risveglio, come qualcosa che accade dopo aver capito abbastanza, letto abbastanza, meditato abbastanza. Ma non è così. Il cambiamento vero, quello profondo, quello che ti trasforma la carne e l’anima, non è il frutto di un ragionamento. È il risultato di una crisi.
Category: Morte
CI SARÀ SEMPRE UN MARE CHE TI CHIAMERÀ

Il mare è una metafora potente della vita e delle sue infinite possibilità, un simbolo di avventura, di mistero, ma anche di pericolo e introspezione. In Oceano Mare di Alessandro Baricco, una frase in particolare cattura l’essenza della complessità umana e dell’esperienza esistenziale: “Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare… Ma soprattutto: il mare chiama… Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole…”
TORNEREMO ANCORA E ANCORA

La questione dell’esistenza di una vita oltre la morte ha affascinato l’umanità fin dai suoi albori, alimentando riflessioni profonde e incessanti interrogativi. Nel corso dei secoli, filosofi, teologi, scienziati e mistici hanno cercato di rispondere a questo enigma universale, proponendo teorie e interpretazioni che spaziano tra logica, fede e intuizione. Tra le molteplici voci che hanno affrontato questo tema, due figure mi hanno particolarmente colpita: Yogi Ramacharaka e Cesare Boni.
PORTAMI ALLA FOLLIA

“Sii sempre con me, prendi qualsiasi forma, portami alla follia. Solo non lasciarmi in quest’abisso, nel quale non riesco a trovarti” – L’eterno tormento di Cime tempestose
Poche frasi nella letteratura hanno saputo racchiudere con così tanta intensità il dolore, la passione e la disperazione dell’amore come queste parole tratte da Cime tempestose di Emily Brontë. Questo romanzo, pubblicato nel 1847, è un’opera che ha saputo sfidare il tempo, mantenendo intatta la sua potenza emotiva e il suo fascino oscuro.