La questione dell’esistenza di una vita oltre la morte ha affascinato l’umanità fin dai suoi albori, alimentando riflessioni profonde e incessanti interrogativi. Nel corso dei secoli, filosofi, teologi, scienziati e mistici hanno cercato di rispondere a questo enigma universale, proponendo teorie e interpretazioni che spaziano tra logica, fede e intuizione. Tra le molteplici voci che hanno affrontato questo tema, due figure mi hanno particolarmente colpita: Yogi Ramacharaka e Cesare Boni.
Category: Consapevolezza
L’ESTINZIONE È LA REGOLA, L’UNIONE È LA LUCE

La storia dell’umanità è una narrazione complessa, intrecciata con eventi, rivoluzioni e progressi che hanno plasmato il nostro mondo. In quest’ottica, NonZero: The Logic of Human Destiny di Robert Wright propone una visione innovativa e stimolante, basata sull’idea che la cooperazione, più del conflitto, sia stata il motore principale dell’evoluzione umana
CIÒ CHE PUOI ESSERE, DEVI ESSERE

Un musicista deve fare musica, un artista deve dipingere, un poeta deve scrivere, se vuol essere alla fine in pace con sé stesso. Ciò che un uomo può essere, egli deve essere.
Ho sempre cercato di insegnare ai miei figli che possono diventare tutto ciò che desiderano, che ognuno di noi ha delle potenzialità uniche e che l’importante è riconoscere la propria unicità, rispettando le diversità e promuovendo l’integrazione sociale.
ITACA: IL VIAGGIO DI ISABELLA E IL RICHIAMO DELL’ANIMA

In questi giorni mia figlia Isabella ‒ una splendida diciottenne dall’anima antica ‒ ha manifestato il desiderio di tatuarsi sul braccio la parola “ITACA”.
L’intenzione di farsi un tatuaggio non mi ha particolarmente sorpresa – io stessa ne ho già due – ma sono rimasta profondamente colpita dalla scelta di questa parola: non un simbolo qualunque, come un drago, un fiore o altri simili, ma un termine che racchiude in sé un mondo di significati e che rimanda a un viaggio interiore, a una meta da raggiungere, richiamando alla ricerca di sé e al valore del percorso da fare
L’ASCOLTO IMPEDISCE ALLA NOSTRA VANITÀ DI ESIBIRSI

L’uomo è dotato di capacità di ascolto naturali: l’udito è il senso preposto a captare i suoni che provengono dall’esterno ed è vitale per la sopravvivenza umana.
Plutarco ricorda che Teofrasto lo ritiene il più ricettivo di tutti: né la vista, né il gusto, né il tatto provocano uno stato di eccitamento, subbuglio e terrore tanto forte quanto quello di cui l’anima è preda quando dei rumori, dei colpi o dei suoni giungono al nostro orecchio. Esso però è ancora più razionale che ricettivo.