Ci sono momenti in cui lo spirito, pur vestito di compostezza e misura, è in realtà tenuto in ostaggio da un desiderio mai sazio di previsione, di sicurezza, di dominio. È il culto sottile del controllo — non quello saggio che protegge, ma quello compulsivo che imprigiona. Tendiamo l’arco dell’intelligenza per anticipare l’incertezza. Affiniamo lo sguardo per non farci sorprendere dalla vita.
L’ARTE DI LASCIAR ANDARE
