Oggi Ottavia compie 9 anni. E no, ovviamente non è a casa. È a Pila con il fratello, in una dimensione parallela fatta di sole, giochi e probabilmente un numero spropositato di calzini spaiati che le ho messo in valigia. Io? Ne approfitto per riposarmi. O almeno questo è il piano ufficiale. Perché si sa, quando un figlio è fuori casa, il genitore medio si divide tra tre fasi: “Finalmente un po’ di silenzio!”, “Che strano, c’è troppo silenzio…”, “Oddio mi mancano. Ma non dovevo riposarmi?!”.
Category: Amore
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IL KARMA E LA MEMORIA INVISIBILE NELL’UNIVERSO

Quante volte ci siamo chiesti: “Perché mi succede questo?” oppure “Cosa ho fatto per meritare tutto ciò?” Domande che sorgono nei momenti in cui la vita sembra risponderci con un’eco che non capiamo, come se fosse scritta in una lingua che dimentichiamo di conoscere. In quelle domande abita un’antica verità: ogni nostra azione lascia una traccia. E questa traccia ha un nome: karma.
COMPAGNI DI VIAGGIO

Nel corso degli anni, come coach, ho avuto il privilegio di accompagnare molte persone nel loro cammino verso il raggiungimento di obiettivi importanti. Ogni viaggio è unico, ma una lezione fondamentale che ho imparato lungo la strada è che il vero successo non è solo questione di motivazione personale, strategia o capacità. C’è un altro ingrediente essenziale, spesso sottovalutato, che può fare la differenza: gli alleati.
IL CIELO SOTTO LE ZAMPE

Ti abbiamo chiamata Ginger per la tua dolcezza infinita, quasi speziata. Avevi quel modo unico di entrare nel cuore: silenziosa, ma presente. Come il sapore dello zenzero, forte ma delicato, capace di riscaldare e curare. Il tuo sguardo profondo, il tuo pelo dorato, il tuo carattere gentile ma deciso, tutto in te aveva qualcosa di raro. Ginger eri dolce, sì, ma mai banale. Sapevi di qualcosa che resta, che lascia il segno. E lo ha lasciato, eccome.
FORSE OGGI SIAMO TERRA BUONA

A volte le parabole raccontate da Gesù sembrano semplici, quasi infantili. Ma poi restano dentro, lavorano piano, come il seme nella terra. La parabola del seminatore è proprio così. Breve e diretta, ma piena di significato. Gesù parla di un uomo che esce a seminare. E il seme, che rappresenta la Parola — cioè qualcosa di vivo, vero, che porta senso e trasformazione — cade in terreni diversi.