Ho promesso al mio amico Rebe che avrei scritto una recensione del suo libro. Ma questo non è solo un semplice giudizio critico: è un pezzo di memoria, un filo che collega il presente a un passato fatto di sogni, risate, gioventù e legami che, spesso, ritornano quando meno te lo aspetti.
Category: Cambiamento
TORNERÒ AD APRILE

La scorsa notte ho fatto un sogno che non posso più dimenticare: guardavo un quadro che avevo dipinto io. Gesù crocifisso, il suo volto, il suo corpo sulla croce, dipinto con le mie mani, con il mio cuore. E da quel quadro, Gesù ha preso vita. Mi ha parlato. Con voce chiara, dolce ma profonda, mi ha detto parole che hanno attraversato tutto il mio essere: “Tornerò. Nascerò ad aprile, in Irlanda. Non avrò a che fare con i lebbrosi. Parlerò inglese. Non avrò labbra da baciare, né occhi da guardare. I tuoi occhi saranno le mie gambe.”
L’ARTE DI LASCIAR ANDARE

Ci sono momenti in cui lo spirito, pur vestito di compostezza e misura, è in realtà tenuto in ostaggio da un desiderio mai sazio di previsione, di sicurezza, di dominio. È il culto sottile del controllo — non quello saggio che protegge, ma quello compulsivo che imprigiona. Tendiamo l’arco dell’intelligenza per anticipare l’incertezza. Affiniamo lo sguardo per non farci sorprendere dalla vita.
NON MIA. CON ME.

Non si perde mai una persona. Al massimo, si cambia il modo di averla.
Siamo abituati a dire: “L’ho perso”, “L’ho persa”. Lo diciamo quasi con la stessa naturalezza con cui diremmo “ho perso il portafoglio”, “le chiavi”, “il treno”. Ma è davvero la stessa cosa? Cosa si perde, davvero, quando una persona se ne va? La sua voce? La presenza fisica? Le abitudini condivise, gli sguardi familiari, le parole che sapevamo a memoria?
TORNA-RE

Avevo un professore di italiano al liceo, che ci insegnava a spezzare le parole per capirle davvero. Diceva che dentro ogni termine c’era nascosto un gesto umano, un frammento di vita. Oggi, ripensando a lui, mi soffermo su una parola semplice e misteriosa: tornare. Ma oggi lo scriviamo così: torna–re. Con un trattino che apre uno spazio, una pausa, un doppio significato.