La scorsa notte ho fatto un sogno che non posso più dimenticare: guardavo un quadro che avevo dipinto io. Gesù crocifisso, il suo volto, il suo corpo sulla croce, dipinto con le mie mani, con il mio cuore. E da quel quadro, Gesù ha preso vita. Mi ha parlato. Con voce chiara, dolce ma profonda, mi ha detto parole che hanno attraversato tutto il mio essere: “Tornerò. Nascerò ad aprile, in Irlanda. Non avrò a che fare con i lebbrosi. Parlerò inglese. Non avrò labbra da baciare, né occhi da guardare. I tuoi occhi saranno le mie gambe.”