Avevo un professore di italiano al liceo, che ci insegnava a spezzare le parole per capirle davvero. Diceva che dentro ogni termine c’era nascosto un gesto umano, un frammento di vita. Oggi, ripensando a lui, mi soffermo su una parola semplice e misteriosa: tornare. Ma oggi lo scriviamo così: torna–re. Con un trattino che apre uno spazio, una pausa, un doppio significato.
Giorno: 26 Giugno 2025
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LEGARSI ALL’ALBERO PER NON PERDERSI

Nell’Odissea c’è un passaggio che racconta molto sulla forza di un uomo che conosce sé stesso. Un momento in cui Ulisse non brandisce spade, non combatte mostri, non conquista terre. Fa qualcosa di molto più difficile, molto più sottile, molto più nobile: sceglie di non fidarsi della propria forza. Sta per attraversare il tratto di mare in cui cantano le Sirene.