Ti abbiamo chiamata Ginger per la tua dolcezza infinita, quasi speziata. Avevi quel modo unico di entrare nel cuore: silenziosa, ma presente. Come il sapore dello zenzero, forte ma delicato, capace di riscaldare e curare. Il tuo sguardo profondo, il tuo pelo dorato, il tuo carattere gentile ma deciso, tutto in te aveva qualcosa di raro. Ginger eri dolce, sì, ma mai banale. Sapevi di qualcosa che resta, che lascia il segno. E lo ha lasciato, eccome.
Giorno: 5 Giugno 2025
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FORSE OGGI SIAMO TERRA BUONA

A volte le parabole raccontate da Gesù sembrano semplici, quasi infantili. Ma poi restano dentro, lavorano piano, come il seme nella terra. La parabola del seminatore è proprio così. Breve e diretta, ma piena di significato. Gesù parla di un uomo che esce a seminare. E il seme, che rappresenta la Parola — cioè qualcosa di vivo, vero, che porta senso e trasformazione — cade in terreni diversi.